Nati sotto le radici di un ulivo
Li abbiamo trovati così: stretti l’uno all’altro, nascosti sotto le radici di un vecchio ulivo, in una piccola tana scavata nella terra. La loro mamma, provata dalla fame e dall’abbandono, non aveva più latte per nutrirli. I piccoli piangevano debolmente, affamati e disorientati, inconsapevoli del pericolo che correvano. La scena era di quelle che stringono il cuore: occhietti timorosi che sbucavano dal buio, corpicini magri, e la madre che, pur stremata, cercava ancora di proteggerli come poteva. Non potevamo lasciarli lì. Ci siamo avvicinati con calma, nel silenzio della campagna, e uno dopo l’altro li abbiamo presi in braccio, portandoli finalmente al sicuro. Oggi sono con noi, accuditi, nutriti e curati come meritano. Hanno iniziato a mettere peso, a giocare, a scoprire il mondo senza più paura. La loro mamma è stata a sua volta aiutata e seguita, affinché possa recuperare le forze che la vita le aveva tolto. Questi cuccioli sono il simbolo della forza e della fragilità del randagismo in Sicilia: vite minuscole che rischiano di spegnersi nell’indifferenza, ma che possono rifiorire se qualcuno sceglie di intervenire. Noi abbiamo scelto di esserci. E continueremo a farlo.Descrizione del post del blog.
- Mauro Oliani
10/2/20251 min read





